Come rafforzare la Bassa Autostima. Tre fasi su cui focalizzarsi. (Parte I)

Avere una bassa autostima crea disagio e lascia le persone immobili davanti a tante opportunità. L’insicurezza, derivante da una poca autostima, non permette di evolversi e diventare persone migliori. Ogni crescita personale avviene al di fuori della propria zona di comfort, che è quella condizione mentale sicura e protetta. Il segreto è uscire dalla zona facendo un passo alla volta e iniziando a modificare quelle situazioni che non soddisfano.

Anche io 17 anni fa, quando soffrivo di ansia, percepivo una bassa autostima. Alla fine del mio percorso e ora che aiuto le persone a diventare più forti e migliori, ho capito che una delle matrici che alimentava l'ansia era proprio la poca autostima percepita.

Ho usato il corsivo sulla parola "percepita" per indicare che l'autostima è una condizione soggettiva dipendente anche dall'immagine che abbiamo di noi stessi. Magari le persone che frequenti, a parte (forse) quelle più vicine, non ti vedono insicura o insicuro. Se siamo bravi a fingere, alle altre persone verrà data un'immagine finta e che non corrisponde alla realtà. Ma come aumentare l'autostima e soprattutto cosa fare?

Ecco i tre pilastri per far diventare l'autostima più solida. Tre fattori su cui agire per esser più sicuri.

Il primo pilastro è: Amore e rispetto per se stessi.

Anni fa mi fecero una domanda che ora giro a te: Se non hai amore e rispetto per la tua persona, per quale motivo dovrebbero averne gli altri?

Qua si compie il primo errore fondamentale: credere che gli altri ti devono per forza qualcosa. Aspettarsi e pretendere dalle altre persone di essere capiti/sorretti/aiutati/agevolati ed altro. Lo so che ti può suonar male, ed è esattamente un fattore di poca autostima, ma le altre persone hanno visioni diverse dalla tua e a volte non riescono a rendersi conto dei tuoi effettivi bisogni nascosti. Inoltre se le persone intorno a te percepiscono o vedono palesemente che non hai amore e rispetto per te stesso o te stessa, tendenzialmente faranno la stessa cosa. Identifica quelle situazioni in cui critichi troppo te stesso/a. Situazioni dove poni l'asticella troppo in alto pretendendo troppo da te stesso/a. Anche questo è amare e avere rispetto di se stessi.

Il secondo pilastro è: Immagine di se stessi.

L'autoimmagine, ovvero la visione di se stessi, determina la propria capacita, forza o debolezza. Se io ti chiedessi chi sei?, potremo capire come ti vedi e percepisci. Se la visione di se stessi è limitante, avverrà una spirale negativa, come un cane che si morde la coda. La bassa autostima deriva dall'immagine di se stessi negativa, ma allo stesso modo la alimenta. Immagina di essere un'altra persona che vede le cose da un'altra prospettiva. Come ti vedi? Quali sono i tuoi punti di forza e che cosa invece dovresti migliorare?

Il terzo pilastro è: Fiducia in se stessi.

Questo è l'aspetto più superficiale e dunque maggiormente sotto il tuo controllo. Aumentare la fiducia in se stessi e dunque fare azioni piccole verso una maggior sicurezza, permette di aumentare la motivazione. La motivazione segue l'azione, per cui non aspettare che tutte le condizioni siano favorevoli, piuttosto inizia a cambiare quelle piccole cose che non fanno per te. Quelle situazioni che non vuoi vivere perché rappresentano una staticità e non una crescita. Se fai questo, la fiducia in te stesso/a aumenterà e si apriranno prospettive nuove. Inoltre fidarsi di se stessi è fondamentale. Ripeto la stessa domanda di prima: Se tu non hai fiducia in te stesso/a, chi la deve avere?

Se vuoi crescere, migliorare o diventare maggiormente indipendente, ti consiglio di seguire questi tre step. Questo è uno schema molto utile da seguire ma in certi casi l'autostima andrebbe approfondita in modo mirato e con un percorso strutturato. Esattamente quello faccio con le persone che seguo nelle mie sessioni di Coaching. Per far sì che si raggiungano risultati migliori, per essere migliori alla base. Ovvero "semplicemente se stessi".

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