Tre guide per aumentare la tua capacità di vedere lontano e saper cogliere opportunità

Nella mia attività di Coach, uno dei maggiori errori che vedo compiere inconsapevolmente alle persone, è quello di sottovalutare l'importanza di guardare lontano per cogliere opportunità che la vita ci riserva. C'è un detto popolare (ogni tanto uno positivo) che recita:

“La fortuna va da chi sa cogliere le occasioni”.

Quando qualcosa non va come si vorrebbe, tendiamo a dare la colpa alla sfortuna, al destino o a qualsiasi altra cosa che si trova al di là delle proprie capacità. In questa sede occorre precisare che non è possibile prevedere ogni cosa e capita a chiunque di affrontare situazioni più grandi di sé in cui l'unica alternativa è reagire all'evento. Detto questo, anche per esperienza personale, ti posso dire che sono maggiori le occasioni in cui Tu puoi decidere in prima persona, rispetto a ciò che devi solo accettare. Quando il proprio dialogo interno è colmo di frasi tipo: “Non posso farcela; Sono troppo giovane; Sono troppo vecchia; La vedo dura; Non ci riesco; È impossibile”, molto spesso questo modo di pensare che poi produce azioni conseguenti ha un nome preciso:alibi.

Guida n.1: Uno dei presupposti del mio lavoro è: “Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi”. Anche tu possiedi grandi capacità e sicuramente nella tua vita hai affrontato tante situazioni difficili con successo. Tendenzialmente ricordiamo più facilmente gli sbagli fatti e decisamente meno i successi avuti. La realtà dei fatti passati non cambia, ma puoi variare la prospettiva ed il focus mentale che usi. Come diceva Albert Einstein: se ti sintonizzi su frequenze negative del passato oppure odierne, sarà esattamente questa la realtà che otterrai. Puoi trasformare (meglio di cambiare che corrisponde a gettar via tutto quello che è stato, comprese le cose positive) da subito ciò che ti va stretto e che ti complica la vita.

C’è una ragione mentale per cui le persone spesso sono poco lungimiranti: il cervello tende sempre a proteggerci. Quando dobbiamo svolgere un compito, risolvere un problema o affrontare qualcosa di nuovo che porta al di fuori della propria zona di comfort, la mente fa un bilancio dei costi e benefici previsti. Valuta quanto di bello o di brutto un evento può consegnarci. La cosa bizzarra è che spesso questa valutazione avviene considerando solo il breve termine ed il pericolo immediato. Come se si trattasse di affrontare belve feroci e non situazioni normali quotidiane. In questo momento può entrare in gioco il primordiale meccanismo attacco/fuga. Per la ragione che ho appena descritto, le persone tendono a rimanere nella propria zona comoda, perché nel breve/brevissimo termine il fatto di esporsi ha un costo emotivo maggiore rispetto al beneficio conquistato.

Guida n.2: Nella vita tutto ha un costo emotivo ed energetico. Uscire dalla propria zona di comfort, indubbiamente crea un po' di fastidio. Soprattutto se ti fermi solo agli aspetti meno piacevoli. Ma è esattamente questo uscire dagli schemi abituali, ciò che serve per il tuo miglioramento. Quando si affronta una paura oppure una situazione scomoda, l'autostima cresce e la soddisfazione di aver agito anziché star fermi, indipendentemente dall'esito, ti dà una spinta positiva per proseguire su questa strada. In questo caso la motivazione ad agire risulta più forte del dubbio o del senso di colpa

che schiacciano le persone in una condizione di staticità. In certe situazioni non è semplice agire, ma la soluzione non sta nel ripetersi ad oltranza che non è facile oppure che non ci si riesce. Questo tipo di preconcetti si smuovono solamente quando si affrontano. Molto spesso quando si esce dalla propria zona di comfort e si acquista nuova consapevolezza vien da dire: “Tutto qua?? Pensavo fosse peggio o più difficile”.

Acquisire lungimiranza e saper guardare avanti nel tempo, significa aprire la mente ed osservare e immaginare con piacere ciò che si potrà ottenere di buono nel periodo successivo. Occorre salire ad un livello superiore di consapevolezza. Questo lo si può ottenere facendosi delle domande nuove e diverse e accogliendo umilmente e senza averne paura, ogni riposta che la mente intuitiva ci regala. Nelle mie sessioni di trasformazione, questo avviene spesso. Le persone tendono a nascondere con scuse varie ciò che emerge, proprio perché può far paura o dare fastidio. Alla fine ogni trasformazione giusta, necessaria e voluta, porta sempre ad una condizione migliore e più equilibrata. Per cui occorre allenare la lungimiranza e saper guardare lontano senza timore.

Guida n.3: Non c’è cosa più bella di aver un progetto personale e di porsi obiettivi utili. Non necessariamente solo per se stessi, ma anche per le altre persone che meritano il nostro amore o la nostra considerazione. Per fare questo si ha bisogno di alcuni ingredienti come: umiltà, mente aperta e positiva, voglia, passione e lungimiranza. Aspetti che si possono acquisire e rafforzare e che possono regalarci meravigliose nuove prospettive ora difficili da percepire. Tranne in casi particolari, non esiste una genetica cattiva, ma piuttosto una condizione portata avanti in un modo sbagliato o negativo. Questa consapevolezza fa tutta la differenza del mondo anche se naturalmente siamo abituati a pensare il contrario. Per un motivo: Molto spesso, fin da bambini, ci hanno educato a pensare in un modo dipendente. Concludo con un aforisma di Carl Jung molto significativo:

“Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”. 

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