DONNE TUTTE D’UN PEZZO di Elisabetta Milani

La percezione che hai della tua schiena è di un unico blocco dal collo ai fianchi? 

Cammini come un paletto rigido? 

Ti sei dimenticata di avere un bacino? 

Essere donna tutta d’un pezzo nell’accezione comune è un vanto ed è legata ad aggettivi come integerrima, coerente, seria, educata, impostata, diligente, curata, raffinata, onesta, autorevole, attendibile...le declinazioni si sprecano in questo verso.

Peccato che a latere di tutto vi è un risvolto della medaglia che spesso viene taciuto: rigidità (fisica e mentale), intolleranza, impermeabilità, frigidità, blocco della creatività, freddezza...e anche la lettura in questa accezione potrebbe continuare ad libitum.

Qual è la lettura psicosomatica di questi atteggiamenti? Il blocco del bacino, con tutto ciò che questo bacino contiene, e in quanto bacino è un grande contenitore di molti mondi che appartengono alla sfera umana femminile:

  • un mondo ancestrale,

  • un mondo energetico,

  • un mondo ormonale,

  • un mondo organico,

  • un mondo liquido,

  • un mondo solido,

  • un mondo gassoso

  • ...un universo intero!

Avere il bacino bloccato significa avere il proprio universo bloccato!

Quando il nostro bacino non è integrato con il nostro essere:

  1. l’incedere è rigido; le gambe stesse hanno una mobilità limitata,

  2. le vertebre lombari scivolano e appiattiscono quella curva in lordosi tanto femminile,

  3. la torsione naturale che viene accennata durante la camminata diventa impercettibile e anche i movimenti laterali che seguirebbero un naturale ancheggiamento spariscono.

  4. La temperatura di tutta la zona pelvica scende, perché ciò che si blocca si raffredda.

Questa trasformazione non è fisiologica, ma una forma di modelling che la cultura in cui viviamo esercita sul nostro atteggiamento.

Muovere il bacino, ancheggiare, parlare di pelvi, non si fa, è “immorale” e tutti i “non si deve” vengono repressi, immagazzinati e imprigionati nel grande contenitore fisico che abbiamo, il bacino appunto.

LE ENERGIE DELLA ZONA PELVICA

La zona pelvica inoltre rappresenta il luogo deputato a funzionalità da trattare con molto pudore: quella sessuale, quella riproduttiva e quella escretoria. A volte il pudore trascende in vergogna e in negazione e tutte le nostre energie ancestrali vengono bloccate.

Quali energie?

L’Energia di noi donne, quella delle radici legata al primo Chakra, se vogliamo prendere come riferimento la cultura orientale, che ci da forza, stabilità, vitalità, coraggio, fiducia, voglia di vivere…e scusate se poco!

L’Energia sessuale, che è l’energia della creatività, della procreazione e dell’espansione. E’ la passione per la vita! E’ il secondo Chakra, il centro delle emozioni, del sentimento, del piacere in senso ampio, non solo sessuale, della nostra parte istintiva, dove nascono le idee e le intuizioni: è il ventre che genera, che accoglie, che protegge. E’ collegato alla Madre Terra, alla nostra prima casa, al nido amniotico.

Siamo sicure di voler tenere queste forze chiuse in una zona pelvica bloccata?

DISTURBI LEGATI AL BLOCCO PELVICO

  • Mestruazioni dolorose,

  • difficoltà al concepimento,

  • menopausa difficoltosa,

  • stitichezza,

  • rigidità della vescica o ipotonia con prolassi,

  • mal di schiena.

  • Patologie psicosessuali con forme di vaginismo, frigidità. 

CONSIGLIO PAZZO, MA NON TROPPO

Iscriviamoci a corsi di danza del ventre o balli latino-americani: le frequenze sonore, il ritmo e i movimenti spensierati ci aiuteranno a disinibirci, a cancellare una postura erroneamente modellata; a scoprire che abbiamo la possibilità di muovere il bacino avanti, indietro a destra a sinistra e in senso circolare; e solo scollandolo dalla schiena potremo integrarlo al nostro organismo e lasciar fluire tutte le energie ancestrali che sono nate con noi e prima di noi!!!